Un approccio fantastico ed un gol annullato per un fuorigioco decisamente dubbio, un biglietto da visita decisamente ben condito con il quale la Sorianese sembrava voler mettere sin da subito le cose in chiaro nei confronti di un Tolfa che con fatica riusciva a contenerci. Beh, questa illusione ce l’avevevamo avuta anche noi, che dopo appena 6 minuti avevamo appuntato almeno 3 nitide occasioni per poter andare in vantaggio, compresa appunto quella del gol annullato a Moretti per un non troppo credibile fuorigioco. Non rendono merito di ciò gli highlights dell’incontro, anche se rimanevamo in cattedra solo per un quarto d’ora. Il forcing del Tolfa ci mette in difficoltà ed il miracolo di Pallotta sull’incornata di Trincia è il preludio del vantaggio locale. Lo stesso attaccante tolfetano infatti quando vede la porta diventa letale ed al 17′ mette il proprio timbro sull’incontro. L’occasione del pareggio è sui piedi di Perelli, che servito da una punizione di Valentini non è abbastanza freddo ed il suo tiro ad un metro dalla porta è così debole che diventa un passaggio per Nunziata. È un buon palleggio quello della Sorianese, ordinato e pulito, probabilmente però troppo operato in orizzontale, senza quella verticalizzazione che ci avrebbe portato con più facilità in porta. Sulla falsa riga del primo tempo inizia il secondo e dopo un quarto d’ora è Peluso a raddoppiare per il Tolfa, più veloce di tutti ad arrivare su una ribattuta in area. Iniziano i cambi, al 26′ esce per infortunio Valentini ed entra Frugis, con la zona lasciata dal nostro centrocampista che offre ad Oriolesi e Perazza maggiore libertà di “fantasia” e più spazio per affondare. Il Tolfa allenta la morsa, anche per merito della nostra pressione, e riusciamo in più di un’occasione ad arrivare in porta, senza però trovare mai la via del gol. Dove non arriva Nunziata arriva la traversa a negare il gol ad Oriolesi, che dalla trequarti ci prova dalla distanza e colpisce in pieno il legno. C’è tanta voglia di provarci, ma non c’è il tempo per farlo, e dopo 5 minuti di recupero termina l’incontro. Una sconfitta che non può essere considerata figlia dei nostri demeriti, difronte infatti avevamo un avversario ben organizzato ed altrettanto ben messo in campo, capace di sfruttare al meglio le proprie potenzialità adottando un gioco che ne esaltasse le individualità. Mercoledì ospiteremo la Fulgur Tuscania e dovremmo farlo con la stessa determinazione di una finale, perché quello che questo campionato ci sta insegnando è che ogni gara rappresenta una finale, dove spesso ad avere la meglio è chi sbaglia meno a dispetto di chi appare più attrezzato ❤