È una Sorianese prepotente quella che si è imposta per 4 ad 1 sul Cellere, una Sorianese che se decide di vincere lo fa e basta. Dove non arriva il gruppo esce l’individualità, dove l’individualità pecca il gruppo recupera. Quella scesa in campo a Cellere è stata una squadra che per mezz’ora riusciva a dettare il gioco, lo imponeva e lo gestiva. Passavano infatti solo 11′ quando Floccari, lanciato da Minella, resisteva ad un difensore locale e trovava lo spazio per il tiro: 0-1. La determinazione con la quale scendevamo in campo la si vedeva anche 3 minuti dopo, quando Minella ricorreva e recuperava sulla linea di fondo un pallone che sembrava impossibile da prendere, entrava in area saltando un avversario con un gioco di gambe e trovando solo l’estremo difensore cellerese a negargli la gioia del raddoppio. Il primo tiro locale arrivava solo al 17′, anche se la nostra porta non è stata mai realmente in pericolo. Dal 23′, ultima occasione per raddoppiare con Perazza, non succedeva più nulla di particolarmente rilevante, anche perché, come anticipato, dalla mezz’ora in poi sembravamo esserci assopiti, diventavamo troppo macchinosi, tenevamo troppo palla e non affondavamo come fatto fino a quel momento. Terminava quindi la prima frazione di gioco. Il secondo tempo ci imponeva però di chiudere la gara, magari cercando di stanare un Cellere fino a quel momento chiuso, sfruttando il contropiede. Passavano infatti a 3 punte i nostri avversari, acquistando con il tempo fiducia e campo, anche se senza mai preoccupare più di tanto Ciccio Porta. Al 13′ della ripresa però, su un nostro errore difensivo, regalavamo a Baschetti la palla del pareggio: non sbagliava e ristabiliva la parità. Sembravamo quindi demoralizzati, all’apparenza poco lucidi e feriti dalla marcatura avversaria. Ci pensava allora Filippo D’alessio a prendere per mano la Sorianese e, vedendo Mariotti leggermente fuori dai pali, lo puniva con un fantastico pallonetto dai 25 metri: 1-2. Durava così solo 10 minuti la carica locale ed il raddoppio ci restituiva la giusta dose di fiducia. Era infatti il 28′ quando Floccari bruciava tutti e costringeva Marchio al fallo: rigore. Sulla battuta andava Perazza che non sbagliava e raddoppiava il nostro vantaggio. A questo punto lo stesso Marchio si lasciava trasportare dal nervosismo e diceva qualche parolina di troppo all’arbitro, costretto ad esibirgli il rosso, e tagliando di fatto le gambe alla sua squadra. Il colpo di grazia arrivava al 36′ con Quitarrini che ribatteva in rete un tiro ribattuto a Perazza. Il 4 ad 1 chiudeva definitivamente i conti, permettendoci di restare in coda alla Virtus Marta e raggiungendo in classifica l’Arlenese, che pareggiava 0 a 0 contro il nostro prossimo avversario Grotte di Castro. Si guarda e si va avanti, conosciamo le nostre potenzialità, ma dobbiamo cercare di non essere vittime di improvvisi black out di concentrazione, perché quando decidiamo di giocare a pallone, difficilmente si riesce a starci dietro. Da sottolineare l’ennesima ottima prova di Edoardo Perelli, pulito, didattico, concreto ed estremamente efficace negli interventi. Non potremmo però chiudere senza un pensiero a Francesco Floccari, costretto ad uscire anzitempo a causa di un infortunio rimediato guadagnandosi il calcio di rigore, e senza augurargli una pronta guarigione ?❤